La manifattura digitale toscana per l’emergenza sanitaria

#makersintuscany, il nostro viaggio nella manifattura digitale in Toscana, ci porta oggi a conoscere FabLab Massa Carrara, una community nata nell’aprile 2020, in piena emergenza Covid-19, grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani che hanno scelto di usare le loro stampanti 3D per produrre dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario.

Dopo essersi conosciuti online, i giovani makers si sono organizzati come una fabbrica decentralizzata: mettendo insieme il lavoro di trenta stampanti 3D e gestendo la produzione e la distribuzione dei dispositivi mediante strumenti online di gestione condivisa, sono riusciti a stampare in poco tempo e con poche risorse 2600 visiere, 1400 salva orecchie e 100 valvole per trasformare le maschere da snorkeling in respiratori e a donare questi dispositivi alle strutture sanitarie del loro territorio, e non solo, che ne avevano bisogno.

E il loro impegno continua ancora. Per finanziare l’acquisto di materiali e componenti necessari per la stampa in 3D dei dispositivi di protezione e per diffondere la cultura della stampa 3D nel loro territorio, hanno dato vita a una campagna di crowdfunding.

Marco Angeli, tra i fondatori di FabLab Massa Carrara, ci racconta in questo video com’è nata e come si è sviluppata la loro community e quali sono le idee e i valori che ne hanno ispirato il lavoro a favore della comunità.
Un’iniziativa dal basso che grazie alla messa in rete di persone e tecnologie di stampa 3D è riuscita a dare un sostegno concreto alle strutture sanitarie.

 

*#makersintuscany è un progetto a cura di MakeX, la Rete Toscana della Manifattura Digitale, promossa dal Comune di Cascina, finanziata dalla Regione Toscana e coordinata da Polo Navacchio SpA. Scopri di più sul sito www.makextuscany.it

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